Piccolo charadriforme diffuso sulle spiagge dell’intera penisola italiana e delle isole maggiori. In Italia si stimano 1300-2000 coppie. In Calabria per il solo settore ionico reggino è nota una densità di 0.3 coppie/km. L’habitat riproduttivo di elezione è rappresentato da arenili sabbioso-ghiaiosi. Il nido, una piccola coppa di sabbia, viene generalmente ubicato nella parte alta della spiaggia, sulla duna embrionale, in mezzo a vegetazione rada e resti organici di varia natura. Le uova, generalmente 3, sono deposte a partire da marzo. La schiusa avviene dopo circa 25 giorni e i giovani, sebbene ancora inetti al volo, sono sin da subito in grado di nutrirsi autonomamente e di seguire i genitori lungo la spiaggia.
Dal punto di vista conservazionistico, la specie è inclusa nell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE e pertanto particolarmente protetta a livello comunitario. Nella lista rossa degli uccelli Italiani è classificata come “in pericolo” (EN).
Come la tartaruga marina Caretta caretta, il fratino caratterizza gli arenili calabresi. Le principali problematiche di conservazione a cui entrambe le specie vanno incontro derivano da attività antropiche quali: la pulizia meccanica degli arenili, il traffico abusivo di quad e fuoristrada sulle spiagge, sviluppo turistico incontrollato della costa.